Per noi europei è difficile pensare alla nostra natura di corpo, mente e anima come ad un’unica essenza: ecco perché affrontiamo i vari problemi a scompartimenti stagni.

Per il corpo ci affidiamo ad un medico, per la mente ad un psicologo/psichiatra e per l’anima alla religione.

Quando nel 2009 ho approcciato al percorso di operatore Shiatsu, la prima lezione di medicina tradizionale cinese (MTC) asseriva il concetto che la persona va vista sempre come un’unica entità dove corpo, mente e anima non possono essere divise. E’ stato l’inizio di una nuova primavera quando ho iniziato a percepire il vero significato di questo semplice concetto.

Oltre 4000 anni di saggezza, di ricerca, di studi volti a trovare una via per evitare pestilenze e malattie in modo da mantenere l’impero ricco e vitale. Il medico veniva pagato per evitare che il paziente si ammalasse. Quando capitava che qualcuno si ammalava, il medico iniziava la sua parabola discendente: da noi si vive l’esatto opposto!

Anche il Dalai Lama una volta ha affermato che è incredibile come gli occidentali vivono per accumulare tra mille fatiche per poi impoverirsi nel cercare di curare la malattia affrontandone i sintomi e non la reale causa.

Ecco quindi che è molto difficile risolvere qualsiasi problema se non lo si affronta da un’ottica ampia senza alzare false barriere e/o divisioni.

Anche il dimagrimento, il peso, la forma fisica, gli inestetismi (come del resto dolori e malattie) celano pensieri, emozioni, stress, rapporti difficili, rancori, etc

Ormai siamo sempre connessi, sempre di corsa e non più abituati a prenderci delle pause dove ascoltare le nostre sensazioni interiori e, di conseguenza, il corpo diventa l’unico modo che il nostro vero SE (o anima) ha per comunicare con noi.

I metodi alternativi affrontano la malattie senza separare corpo, mente e anima andando altresì a considerare tutti gli aspetti aiutando la persona a trovare la causa profonda per poterla comprendere, accettare e lasciare andare. Ecco perché si vedono risolte tantissime situazioni.

Spesso succede che il mangiare troppo cela una richiesta d’attenzione; altre volte per nascondere la propria femminilità per non essere notata; come pure per riempire un vuoto affettivo; come pure dedicarsi sempre solo agli altri rinunciando a momenti propri. Quando il corpo si allarga cerca di farsi spazio perché a volte, nella vita di tutti i giorni, la persona si sente messa in disparte.

Altro fattore chiave è il metabolismo: quindi il problema non è eliminare o diminuire l’alimentazione ma trovare le giuste modalità per accelerarlo.

Altro capitolo sono le intolleranze che molto spesso nascondono cause vecchie e dimenticate.

Come possiamo dedurre la dieta molto spesso agisce solo sul corpo dimenticando invece la totalità della persona e la ricerca della reale causa di quei kg, di quella forma, di quella intolleranza.

L’essere umano come il nostro pianeta sono organismi perfetti che, in mancanza di un equilibrio, vanno sempre di più verso un collasso mandando segnali inequivocabili che molto spesso non vogliamo accogliere, affrontare, capire, risolvere. Solo accogliendo questi evidenti segnali possiamo modificare e riequilibrare la situazione.

La scienza afferma la potenza del cervello e del pensiero positivo, come pure la fisica quantistica che dimostra come pensiero e intenzione determinano il risultato.

Anche da parte mia, prendendo spunto dalla mia storia personale, cerco di offrire una strada, un metodo dove la persona è il centro.

La nostra mente cerca di mantenere nascosto il vero problema per proteggerci ed evitare di affrontare la realtà.

Facendo coaching lavoro sulla parte inconscia per accelerare il processo di risoluzione.

La persona, anche con diverse diete alle spalle, si trova a perdere peso affrontando diversamente il rapporto con se stessa, con il cibo, alimentando la propria autostima, trovando l’energia giusta per ridare a se stessa maggiore attenzione con quei piccoli gesti che donano sensazioni positive.

Perché continuare ad affrontare fatica e privazioni? E’ arrivato il momento di provare una strada diversa? Basta enfatizzare e cercare il “senza” ma il “con”! Pensaci, e la prossima volta che vai a fare la spesa, osserva quante etichette riportano la parola “senza”!

Del resto siamo nella stagione della primavera che testimonia la crescita, la voglia di fiorire, di rinascere.

Pensaci bene: come puoi generare pensieri positivi, intenzione vincente, maggiore energia, un metabolismo migliore andando a limitare e/o a togliere?